La pergamena è un materiale antico e affascinante. La sua unicità ha attraversato secoli di evoluzione ed ha ispirato una carta tra le più eleganti del nostro tempo.

Per poter introdurre il discorso sulla carta pergamena (o pergamenata), dobbiamo spendere due parole su quali sono le origini e la storia della pergamena animale. Solo così comprenderemo come l’uomo si è innamorato di questo materiale al punto di prediligerlo nelle occasioni solenni.

La storia della pergamena si snoda dall’Età antica al Tardo Medioevo. Ancora oggi, con la sua naturale resistenza e la sua texture unica, è considerato simbolo di eleganza e durabilità. 

Nel mondo moderno, anche la pergamena originale, prodotta a partire da pelli animali, trova ancora le sue applicazioni. Di fatto, però, resta un prodotto di nicchia. 

Non volendo rinunciare alle sensazioni uniche, che un foglio di pergamena riesce ad evocare, l’industria cartaria ha trovato il modo di produrre alternative vegetali più economiche e adatte ad essere distribuite su larga scala. Tra queste merita un approfondimento la carta pergamenata. Questa variante viene prodotta dalle più importanti aziende italiane fin dai primi del Novecento. Considerata un prodotto pregiato, imita la pergamena animale per consistenza e colore ed ha un vasto mercato d’esportazione. Il suo utilizzo riguarda tutti i campi nei quali si ricerca eleganza e solennità, dagli attestati di laurea ai libri ai quali si vuole dare l’aspetto di antichi manufatti. 

Ma come si arriva alla carta pergamena?

La pergamena, detta anche “cartapecora” fu, insieme a papiro e tavolette cerate, uno dei supporti per la scrittura più largamente usato nell’antichità. Questo materiale, noto per la sua resistenza e capacità di durare nel tempo degradandosi pochissimo, ha svolto nei secoli passati un ruolo importante nelle comunicazioni e soprattutto nella conservazione delle opere letterarie. 

La pergamena incontra diversa fortuna nelle varie epoche. La sua storia può essere divisa in quattro fasi:

Età Antica: le origini

Medioevo: la fama

Rinascimento: il declino

Età Moderna e Contemporanea: la rinascita

Esploriamo insieme questi diversi periodi cominciando con l'origine e la storia della pergamena, esaminando poi il suo utilizzo nel passato, le sue applicazioni nel presente e la sua evoluzione in forma cartacea.

Da pelli di animali a fogli raffinati

L’uso di scrivere su pelli animali è antichissimo. Il più antico esempio che possediamo è un rotolo di pergamena egiziano risalente alla XX dinastia (1195-1085 a.C.). Tuttavia, Erodoto, importante storico greco vissuto nel V secolo a.C. cita l’abitudine diffusa tra gli Ioni delle epoche più antiche di scrivere su cartapecora.

Perché si chiama così?

Durante l’età ellenistica la sua fabbricazione acquisì particolare rilievo. Il nome "pergamena", infatti, ha le sue radici nella città di Pergamo, situata nell'odierna Turchia. 

Nel II secolo a.C., Pergamo era un centro di apprendimento e cultura, e fu proprio qui che nacque la pergamena. Inizialmente, il supporto di scrittura più comune era il papiro, ma secondo alcune versioni, il re di Pergamo, desideroso di competere con la biblioteca di Alessandria, ne vietò l'importazione. 

I pergamenai cittadini risposero a questa sfida sviluppando una nuova forma di supporto scrittorio con un metodo di preparazione delle pelli che le rendeva più adatte alla scrittura rispetto alle pratiche precedenti. La pelle ben lavata era immersa in un bagno di calce al fine di ottenere il distacco dei peli. Questi processi erano seguiti da raschiatura e levigatura. La pelle veniva tirata, essiccata e sbiancata ed il risultato finale era un materiale resistente ma duttile e, al contempo, estremamente sottile. La superficie liscia e uniforme della pergamena, la rendeva ideale per la scrittura con penna e inchiostro.

La sua fortuna nel mondo antico fu comunque relativa. Il papiro era più abbondante e meno costoso e, finché i libri furono in forma di rotolo, prevalse sull’uso della pergamena. Quando però in età romana, verso la fine del I secolo d.C., si cominciò a prediligere la forma di codice, quella che conosciamo noi, la pergamena tornò alla ribalta. Al contrario del papiro infatti, essa risultava più facilmente pieghevole e si poteva scrivere su ambedue le facce.

L'Età dell'oro della pergamena: il Medioevo europeo

Durante il Medioevo, la carta pergamena venne ampiamente utilizzata in Europa. 

In Cina si fabbricava la carta almeno dal II sec. d.C., probabilmente anche prima, e la tecnica si era ormai diffusa in tutto l’Oriente e al mondo arabo. 

In Europa era già arrivata, importata proprio dagli Arabi, ma per lunghi secoli non venne particolarmente utilizzata. 

I monaci amanuensi, infatti, preferivano la pergamena per i codici miniati. La sua longevità e la capacità di resistere a condizioni ambientali avverse la rendevano ideale per un progetto di conservazione del sapere. 

Manoscritti religiosi, testi giuridici e opere letterarie dell'epoca sono stati preservati grazie a questa resistente forma di carta. La produzione di pergamena raggiunse il suo apice tra il XII e il XV secolo. In questo lungo periodo, le scuole monastiche e gli scriptoria la impiegarono abbondantemente ed essa divenne ben presto sinonimo di prestigio e raffinatezza. 

La sua superficie liscia permetteva una scrittura dettagliata e una resa visiva superiore rispetto ad altri supporti dell'epoca. Le opere letterarie, i documenti ufficiali e le opere d'arte realizzate su questo supporto erano considerati di grande valore.

Il Rinascimento e il declino: nuove forme di carta

Con l'avvento della stampa a caratteri mobili nel XV secolo, la pergamena visse un calo di popolarità, sostituita gradualmente dalla carta prodotta a partire dalla pasta di legno e da fibre vegetali. Questa si rivelò più economica e più adatta alla produzione in massa. 

Tuttavia, la pergamena non scomparve del tutto e continuò ad essere utilizzata per documenti ufficiali, diplomi e opere d’arte di prestigio.

La rinascita nella conservazione d'arte e documenti

Nel corso del tempo, la pergamena ha conosciuto una sorta di rinascita, specialmente nel campo della conservazione di documenti d'arte e manoscritti importanti. Le sue qualità di resistenza e stabilità chimica la rendono un mezzo ideale per preservare opere d'arte, mappe antiche e documenti storici.

La richiesta aumentò in proporzione alla crescita dell’alfabetizzazione. Una lettera o una busta in questo materiale sottolineano l’importanza e l’ufficialità del messaggio che si sta inviando. 

A quel punto però, la produzione di pergamena animale, anche se coadiuvata da macchine che ne velocizzavano i tempi, non bastava più a soddisfare la richiesta che si era generata. Si voleva arrivare ad un prodotto economico, rapidamente disponibile e che mantenesse il più possibile le caratteristiche tanto amate nell’originale.

La carta pergamenata

Questa necessità ha fatto sì che prendesse sempre più piede la pergamena artificiale.

La pergamena e la carta pergamenata sono entrambe materiali, che sono stati storicamente utilizzati per la scrittura e la conservazione di documenti importanti. Tuttavia, ci sono differenze significative tra le due. 

Come abbiamo visto fin qui, mentre la pergamena è un materiale tradizionale fatto di pelle animale, la carta pergamenata è una creazione moderna progettata per imitare l'aspetto e la sensazione della pergamena utilizzando materiali più accessibili. 

Entrambe hanno i loro utilizzi specifici a seconda delle esigenze e delle preferenze.

Ecco un confronto tra pergamena e carta pergamenata:

  • Materiale di base
  • Pergamena: originariamente realizzata utilizzando la pelle di animali, come pecore, capre o vitelli usata come materia scrittoria grazie ad opportuni processi preparatori.
  • Carta pergamenata: generalmente realizzata da polpa di legno o altri materiali vegetali, progettata per imitare l'aspetto e la sensazione della pergamena.

  • Processo di produzione
  • Pergamena: coinvolgeva un complesso processo di trattamento delle pelli per renderle sottili, lisce e adatte alla scrittura.
  • Carta pergamenata: Passa attraverso un processo di produzione simile a quello della carta normale, ma spesso include trattamenti speciali per ottenere una superficie più liscia e simile alla pergamena.

  • Aspetto e consistenza
  • Pergamena: la superficie è opaca, spesso traslucida, di consistenza più rigida rispetto alla carta. Può variare in colore dal bianco al beige al marrone.
  • Carta pergamenata: ha una superficie più liscia rispetto alla carta comune e spesso un aspetto traslucido. Può essere più sottile e flessibile rispetto alla pergamena tradizionale. Si distingue dalla pergamena “vera” perché ha minor resistenza.

  • Durabilità e conservazione
  • Pergamena: storicamente nota per la sua durabilità nel tempo, se conservata correttamente, può resistere bene all'usura e all'invecchiamento.
  • Carta pergamenata: può essere resistente e duratura, ma la sua durabilità dipende dalla qualità del materiale e dei trattamenti applicati durante la produzione.

  • Usi tradizionali
  • Pergamena: Utilizzata per la scrittura di documenti importanti, manoscritti, pergamene e documenti legali.
  • Carta pergamenata: Spesso utilizzata per scopi decorativi, inviti, diplomi, e altri documenti che richiedono un tocco più elegante.

Applicazioni contemporanee: un ritorno alla tradizione

Nel mondo contemporaneo, la pergamena è utilizzata prevalentemente per fini artistici e decorativi. Artisti, calligrafi e appassionati di cartografia ne apprezzano ancora la superficie unica e la sua resistenza nel tempo. 

La sua bellezza la rende ideale anche per oggetti di arredamento particolarmente raffinati e le sue qualità fanno sì che venga ancora adoperata nella fabbricazione di alcuni strumenti musicali.

Tuttora esistono manifatture artigianali che producono pergamena a partire da pelli animali, con l’ausilio di macchinari moderni per ampliarne e facilitarne la produzione.

La sensazione tattile che si ha toccando un foglio di pergamena e la capacità di mantenere l'inchiostro nel tempo è inimitabile. Certificati, pergamene e pergamene decorative testimoniano ancora oggi la sua presenza nei contesti cerimoniali e accademici.

La carta pergamena riesce ad avvicinarsi moltissimo a queste caratteristiche e ad evocare così emozioni antichissime.

Una bellezza senza tempo

Da materiale utilizzato dagli scribi egiziani alle biblioteche monastiche medievali, la pergamena ha resistito alle sfide del tempo. Oggi, la sua rinascita è legata alla produzione di carta pergamenata, la cui bellezza la rende una scelta apprezzata da coloro che cercano un legame tangibile con il passato nella loro produzione artistica.

La sua presenza nel mondo digitale può sembrare anacronistica, ma la sua persistenza ai nostri giorni suggerisce che la storia della carta pergamena è destinata a continuare.